domenica 15 luglio 2012

Istat: strangoliamo i papà-bancomat e togliamo loro il lavoro. Più mamme mantenute in carriera

Usciti i nuovi dati Istat sull'affido condiviso. Secondo l'istituto nazionale di statistica, l'applicazione di questa tipologia di contratto post-matrimoniale è salita di 2.6 punti percentuali rispetto all'ultimo anno; ne parla anche Maschile Plurale (la fonte la trovate qui). Le statistiche Istat non citano il fatto che nella stragrande maggioranza dei casi l'affido condiviso, come denunciato da Adiantum, utilizza la formula della domiciliazione prevalente presso la madre; un'interrogazione parlamentare guidata da Rita Bernardini ha chiesto conto del perché
in diversi Tribunali della Repubblica siano ancora in uso (o lo siano stati fino a pochissimo tempo fa) dei moduli pre-stampati e pre-compilati nei quali, sostanzialmente, si prevede che in sede di separazione legale dei coniugi l'istituto dell'affido condiviso dei figli di cui alla legge n. 54 del 2006 possa essere regolato esclusivamente con l'attribuzione del cosiddetto domicilio prevalente, ossia con l'allocazione automatica del minore alla madre, in violazione di quanto previsto dalla normativa vigente
dettaglio importante secondo noi, perché se si tiene conto di questo fatto i casi di vero affido condiviso sarebbero meno del 19% (dati relativi al 2008).

Presidentessa dell'Istat è attualmente la d.ssa Linda Laura Sabbadini, nota per interventi del seguente tenore
A proposito della crisi economico-finanziaria — È urgente creare dei meccanismi per limitare la presenza maschile al potere [...] specie quando avviene attraverso meccanismi di cooptazione [cameratismo patriarcale] [...] soprattutto nella politica e nell'economia [...] visti i risultati disastrosi mostrati dalla crisi [giusto, perché gli aspetti negativi sono da attribuirsi al maschio, mentre quelli positivi sempre e indiscutibilmente alla donna; tutto ciò ricorda molto gli annunci di un noto demagogo, ma lasciamo perdere]. Quello della presenza delle donne nei luoghi decisionali è uno dei punti critici della situazione femminile nel nostro Paese.

Le donne sono investitori più prudenti degli uomini e l'esclusione dalle posizioni di vertice delle banche avverrebbe anche per questa ragione, dato che nei consigli di amministrazione a quanto si racconta le decisioni sarebbero rischiose ma determinanti per il successo [insomma, secondo la Sabbadini il motivo della crisi non sarebbe da ricercarsi nelle manovre speculative di un'economia di mercato certamente troppo liberale, ma nell'eccesso di testosterone presente nei CdA].
e per i suoi introiti

Retribuzione annua lorda risultante dal contratto individuale 

Amministrazione: Istituto Nazionale di Statistica

Dirigente: Sabbadini Linda Laura (incarico ricoperto: Dirigente Generale — Dipartimento per le Statistiche Sociali e Ambientali)

Stipendio tabellare € 55.397,39
Posizione parte fissa € 36.299,70
Posizione parte variabile € 57.628,64
Retribuzione di risultato € 25.674,27

Totale annuo € 175.000,00

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