Il giudice dell'Alta Corte di Pretoria ha ordinato a Ntebane Patricia Molapo di ripagare il danno subito da Herold Maphoto, docente presso la scuola secondaria Kgadime-Matsepe; Maphoto è rimasto 17 giorni in carcere e ha dovuto sottoporsi ad un lungo processo solo per vedersi alla fine completamente scagionato.
Il giudice ha riconosciuto che la donna aveva tutta l'intenzione di danneggiare l'ex partner mettendo in piedi un procedimento penale contro di lui; sapeva che lo stupro in Sudafrica è considerato un grave reato e che l'uomo non sarebbe stato rimesso facilmente in libertà.
Maphoto ha dichiarato che la sua immagine è stata gravemente lesa dall'accusa mendace: essere etichettato come uno stupratore era molto peggio che venir riconosciuto come un adultero. In aula ha dichiarato di essersi appartato con la Molapo e di aver avuto un rapporto consensuale; è stato arrestato due giorni dopo.
La difesa della donna ha argomentato che l'amplesso non è stato consensuale; a convincere il giudice del contrario sono stati vari elementi quali l'invio di un SMS da parte della Molapo a Maphoto, in cui lei gli inviava simbolicamente un bacio poco dopo l'avvenuto "stupro". L'imputata si è difesa dichiarando che il messaggio in realtà avrebbe dovuto essere inviato al marito, ma il magistrato non le ha creduto anche perché ad altre domande sulla questione non ha saputo rispondere.
Non sappiamo se oltre al pagamento della somma di denaro siano state erogate altre sanzioni.
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