Il giudice, essendo in corso la causa di separazione, non può assegnare la casa a uno soltanto degli ex coniugi in quanto non ci sono minori in causa; di fatto essi risultano al momento proprietari dell'immobile al 50% per effetto della comunione dei beni. «È assolutamente necessario — sottolinea la presidente di Sdr che più volte ha incontrato il detenuto — assumere un'iniziativa che consenta all'uomo, peraltro invalido, di ottenere ciò che gli spetta. Il detenuto non ha neanche potuto trascorrere l'ultimo anno di pena ai domiciliari perché la sua casa era occupata dalla ex moglie e dal suo nuovo compagno».
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martedì 17 luglio 2012
Detenuto non ha potuto usufruire dei domiciliari perché l'abitazione che condivide con la ex moglie è occupata da lei e dal suo nuovo compagno. Ora che ha scontato la pena non sa dove andare
Cagliari — A settembre terminerà di scontare tre anni di carcere ma non sa dove andare a vivere nonostante sia proprietario di un appartamento in temporanea comunità di beni con l'ex moglie che lo occupa con il nuovo compagno. La paradossale vicenda che ha come protagonista un detenuto del carcere di Cagliari è stata resa nota da Maria Grazia Caligaris, presidentessa dell'associazione Socialismo Diritti Riforme Maria, che esprime seria preoccupazione «per gli imprevedibili sviluppi che la vicenda potrebbe avere senza di fatto arrivare a una soluzione che rispetti il diritto delle parti in causa».
Il giudice, essendo in corso la causa di separazione, non può assegnare la casa a uno soltanto degli ex coniugi in quanto non ci sono minori in causa; di fatto essi risultano al momento proprietari dell'immobile al 50% per effetto della comunione dei beni. «È assolutamente necessario — sottolinea la presidente di Sdr che più volte ha incontrato il detenuto — assumere un'iniziativa che consenta all'uomo, peraltro invalido, di ottenere ciò che gli spetta. Il detenuto non ha neanche potuto trascorrere l'ultimo anno di pena ai domiciliari perché la sua casa era occupata dalla ex moglie e dal suo nuovo compagno».
Il giudice, essendo in corso la causa di separazione, non può assegnare la casa a uno soltanto degli ex coniugi in quanto non ci sono minori in causa; di fatto essi risultano al momento proprietari dell'immobile al 50% per effetto della comunione dei beni. «È assolutamente necessario — sottolinea la presidente di Sdr che più volte ha incontrato il detenuto — assumere un'iniziativa che consenta all'uomo, peraltro invalido, di ottenere ciò che gli spetta. Il detenuto non ha neanche potuto trascorrere l'ultimo anno di pena ai domiciliari perché la sua casa era occupata dalla ex moglie e dal suo nuovo compagno».
1 commento:
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Scusate se vi intasso lo spazio.
RispondiEliminaVolevo solo segnalarvi un mio articolo importante riguardante la QM, che rivela la faccia delle femministe che usano toni "nazi" nei confronti degli uomini:
Femminismo=razzismo di genere
Grazie in anticipo!
Con rispetto,
Jan ;)
p.s. L'articolo non lo posso postare qui per il fatto che la formattazione è un po' troppo complicata... ci vorebbe un traduttore di codice,ma io non sono esperto.