venerdì 3 febbraio 2012

La legge su due binari, quando a pagare sono solo le persone di sesso maschile

Il sistema giudiziario vaginocratico che caratterizza le democrazie occidentali e basato sulla deresponsabilizzazione della donna in tutti gli ambiti, in particolar modo quello penale, rischia di far passare il messaggio secondo cui «se sei femmina, ti puoi permettere ogni tipo di crimine, tanto pagano gli uomini al posto tuo». Questo è quanto si manifesta ogni giorno nelle centrali di polizia, nelle stanze delle Procure, nelle aule di Tribunale: la donna è vista come un essere totalmente irresponsabile, nel senso che non deve rispondere mai delle proprie azioni. Ciò è in palese contraddizione con le pretese femministe che vorrebbero la donna ad occupare tutte le posizioni di comando, ed è molto pericoloso perché fa venir meno la funzione deterrente della Giustizia per una particolare categoria che rischia così di diventare una sorta di potente lobby criminale o addirittura una seconda Mafia. A esemplificazione di quanto sin qui affermato, riportiamo un articolo di ieri riguardante gli arresti di un gruppo di spacciatori, quattro uomini e una donna


come avviene di frequente, anzi diciamo pure quasi sempre quando in attività criminose sono coinvolte persone di sesso femminile, gli uomini sono stati messi tutti in carcere mentre all'unica donna sono stati concessi i domiciliari. Si noti anche che il Pubblico Ministero in questo caso è un'altra donna, la dottoressa Mariangela Magariello. Il fatto è che un caso, due, tre possono non significare niente: ma qui siamo di fronte ad una sistematica applicazione differenziata della legge, come si evince da questi esempi, questi altri e anche da questo più recente che non abbiamo avuto il tempo di pubblicare prima (vedi la fonte)


altri fatti più specifici e illuminanti si possono reperire nella categoria "Sessismo giudiziario" su questo blog e sugli altri due (“False accuse” e “Sessismo giudiziario”). Insomma, i fatti parlano da sé, non c'è tanto bisogno di commentare ulteriormente.

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