non è equo dare, come è stato fatto, una punizione diversa ai due ragazzi: in sostanza alla studentessa è stata data una punizione più dura di 4 volte rispetto allo studente, e questo è veramente assurdo anche perché sembra porre l'accento, più che sul luogo in cui il fatto è avvenuto, ovvero il bagno dei ragazzi, sul fatto che sia una donnaè il commento di un tale Michele Orezzi, coordinatore nazionale dell'Udu. In casi come questi in cui la donna, per un motivo o per un altro, viene penalizzata di più, è naturale che subito si urli al sessismo e alla discriminazione: è una sorta di somatizzazione di decenni e decenni di scenate uterine sulle questioni più disparate. Qualche persona più razionale ha fatto notare che probabilmente alla base della disparità di trattamento esistevano pregressi della ragazza in materia di infrazioni.
Quello che vorremmo far notare qui è la disparità di comunicazione quando accadono queste cose e quando invece succedono fatti come il seguente (clicca sull'immagine per ingrandire)
si tratta di un articolo a caso pescato dal web, una vaginata come tante. Banda di spacciatori composta da quattro uomini e tre donne, gli uomini tutti in carcere e le donne tutte ai domiciliari. In casi come questo, come è possibile notare, non si indigna nessuno. Chissà come mai.
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